Non ho nessuna idea appropriata al mio desiderio, estraneo al mio stesso volere così diverso da tutti gli altri, ed ognuno per sè.
Mi specchio nell’intento vano di esprimere perfettamente il mio oggetto di idea, la mia idea.
Suppongo la necessità di una prefazione, per ciò che non ho saputo riconoscere, una giustificazione immaginaria.
Così con la scienza dell’utile elaboro nozioni mirate all’umana stirpe per renderla esclusiva.
E tutto il resto? … è inquietudine alla consapevolezza di non avere idee appropriate.
Vincenzo Giuliani
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