Quest'anno ho avuto la fortuna di partecipare ad un ciclo di incontri sullo studio del Talmud babilonese, incentrati su pagine scelte dal Trattato di Sotà.
Gli incontri sotto la cura di Rav Benedetto Carucci Viterbi, si sono dimostrati veramente costruttivi e ricchissimi di spunti per una mia riflessione personale; non solo per la materia trattata che non necessita null'altro che di essere ricevuta, soprattutto per il modo con cui è stata messa a disposizione di chi, come me, non ha le competenze e le capacità di de-costruirla e riportarla al nostro quotidiano.
Una delle cose che mi ha affascinato di questi incontri, è stata la capacità di comunicazione e interrelazione di Carucci Viterbi, che sa portare per mano chi ascolta, in un vero percorso esplorativo nella nostra psiche.
Nel quarto ed ultimo appuntamento di lunedì 9 maggio 2016, si è correlato, a mia impressione scientemente, al trattato di Sotà, l'aspetto degli atti preliminari al matrimonio (I tena’im) e (La ketubbàh) e lì ho avuto netta conferma di questa sua eccellente capacità, perché ha riportato "per mano" quanti tendevano a porre sullo stesso piano aspetti apparentemente contestuali, evidenziando le importanti differenze concettuali.
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