Recuperi immagini dal tuo infinito, sono tratti di carboncino nero che si materializzano al tuo grido folle. E’ il canto delle sirene che riecheggia dal passato, quando ti immaginavi forte e capace di resisterti … alla tua bramosia di uomo … al fascino di te stesso.
Qual’è stata la tua ricompensa? hai ceduto al tuo incanto, sei rimasto legato all’albero maestro per sentirti al sicuro dall’ insidiosa diffidenza, mascherata di curiosità da appagare.
Ora sono i tuoi polsi segnati dalla ruvida cima che versano lacrime di sangue, perché hai negato l’ascolto ai tuoi i compagni di viaggio … l’ascolto di una nuova conoscenza.
Nessuno può soccorrerti al tuo grido ora che il distacco è troppo grande, non hai coinvolto il cuore .. né le menti …. ognuno rema dritto indifferente a ciò che accade, e tutto quello che potevi dare, si perderà per sempre.
Vincenzo Giuliani.
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